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Crusca: differenze tra le versioni

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La [[crusca]] è la parte più esterna e dura della cariosside del chicco dei cereali ed è costituita dallo [[strato aleuronico]] e dal pericarpo.
 
La [[crusca]] è la parte più esterna e dura della cariosside del chicco dei cereali ed è costituita dallo [[strato aleuronico]] e dal pericarpo.
  
É un '''sottoprodotto''' derivante da alcuni passaggi della [[macinazione a pietra naturale|molitura]] della granella quali la [[perlatura]] (eliminazione del pericarpo esterno) eseguita in alcuni casi prima della macinazione e/o la raffinazione delle farine/semole. Pertanto tutti i prodotti a base di cereali né integrali né semi-integrali contengono '''crusca''', se non in piccolissime quantità.
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É un '''sottoprodotto''' derivante da alcuni passaggi della [[macinazione a pietra naturale|molitura]] della granella quali la [[perlatura]] (eliminazione del pericarpo esterno) eseguita in alcuni casi prima della macinazione e/o la raffinazione delle farine/semole. Pertanto tutti i prodotti a base di cereali né [[integrale|integrali]] né semi-integrali contengono '''crusca''', se non in piccolissime quantità.
  
Essa è costituita prevalentemente da [[fibra alimentare]], ma sono importanti gli apporti in acidi grassi essenziali, [[sali minerali]] e vitamine: la rimozione della [[crusca]] dal chicco comporta quindi una parziale perdita delle proprietà nutrizionali e nutraceutiche degli stessi cereali. Nella [[crusca]] è presente anche l’[[acido fitico]], una sostanza antinutrizionale, che inibisce tra l’altro l’assorbimento di [[sali minerali|minerali]] e vitamine, in particolare di acido ascorbico (vitamina C).
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Essa è costituita prevalentemente da [[fibra alimentare]], ma sono importanti gli apporti in acidi grassi essenziali, [[sali minerali]] e vitamine: la rimozione della [[crusca]] dal chicco comporta quindi una parziale perdita delle proprietà nutrizionali e [[alimenti funzionali|nutraceutiche]] degli stessi cereali. Nella [[crusca]] è presente anche l’[[acido fitico]], una sostanza antinutrizionale, che inibisce tra l’altro l’assorbimento di [[sali minerali|minerali]] e vitamine, in particolare di acido ascorbico (vitamina C).
 
   
 
   
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* facilita il transito intestinale;
 
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* contrasta l'iperalimentazione, infatti rigonfiandosi a livello intestinale comporta senso di sazietà;
 
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* riduce l'assorbimento di [[grassi]] e [[colesterolo]], risultando particolarmente importante nell'alimentazione di chi soffre di ipercolesterolemia o di un elevato tasso di [[trigliceridi]] ematici.
  
Proprio per queste proprietà spesso la [[crusca]] è utilizzata per arricchire pani, biscotti e cereali per la colazione. Tuttavia, più che l’aggiunta di [[crusca]] a prodotti raffinati, è decisamente migliore l’utilizzo di farine/semole integrali o semi-integrali, che sicuramente hanno una composizione più equilibrata.
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Proprio per queste proprietà spesso la [[crusca]] è utilizzata per arricchire pani, biscotti e cereali per la colazione. Tuttavia, più che l’aggiunta di [[crusca]] a prodotti raffinati, è decisamente migliore l’utilizzo di farine/semole [[integrale|integrali]] o semi-integrali, che sicuramente hanno una composizione più equilibrata.
  
 
====Cruschello====
 
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Versione attuale delle 12:32, 16 ott 2015

La crusca è la parte più esterna e dura della cariosside del chicco dei cereali ed è costituita dallo strato aleuronico e dal pericarpo.

É un sottoprodotto derivante da alcuni passaggi della molitura della granella quali la perlatura (eliminazione del pericarpo esterno) eseguita in alcuni casi prima della macinazione e/o la raffinazione delle farine/semole. Pertanto tutti i prodotti a base di cereali né integrali né semi-integrali contengono crusca, se non in piccolissime quantità.

Essa è costituita prevalentemente da fibra alimentare, ma sono importanti gli apporti in acidi grassi essenziali, sali minerali e vitamine: la rimozione della crusca dal chicco comporta quindi una parziale perdita delle proprietà nutrizionali e nutraceutiche degli stessi cereali. Nella crusca è presente anche l’acido fitico, una sostanza antinutrizionale, che inibisce tra l’altro l’assorbimento di minerali e vitamine, in particolare di acido ascorbico (vitamina C).

L’uso quotidiano di crusca apporta all’organismo numerosi benefici, tali da farla considerare un alimento nutraceutico:

  • facilita il transito intestinale;
  • contrasta l'iperalimentazione, infatti rigonfiandosi a livello intestinale comporta senso di sazietà;
  • evita eccessivi rialzi della glicemia ed è quindi indicata nella prevenzione del diabete senile;
  • riduce l'assorbimento di grassi e colesterolo, risultando particolarmente importante nell'alimentazione di chi soffre di ipercolesterolemia o di un elevato tasso di trigliceridi ematici.

Proprio per queste proprietà spesso la crusca è utilizzata per arricchire pani, biscotti e cereali per la colazione. Tuttavia, più che l’aggiunta di crusca a prodotti raffinati, è decisamente migliore l’utilizzo di farine/semole integrali o semi-integrali, che sicuramente hanno una composizione più equilibrata.

Cruschello

É la frazione minuta della crusca, mista a piccole quantità di farina, che si ottiene nei passaggi successivi di raffinazione. Ha le stesse proprietà della crusca, ma ha una calibratura più fine e contiene una buona parte di endosperma (farina). Il cruschello si utilizza prevalentemente come mangime per animali, soprattutto per ruminanti.

Tritello

È un’altra frazione minuta della crusca, insieme al cruschello. In particolare il tritello rappresenta il residuo dell'ultima svestitura: è costituito da piccole scaglie di crusca, frammenti di germe e farina. A livello nutrizionale, la componente predominante è la fibra alimentare, ma il tritello presenta un tenore proteico superiore a quello della crusca e del cruschello, pertanto ha una maggiore richiesta nel campo mangimistico.