|
|
Riga 3: |
Riga 3: |
| La sua coltivazione è stata quasi abbandonata durante l’Età del Bronzo (4-5000 anni fa), quando l’agricoltore cominciò ad utilizzare altre specie di frumenti, in particolare con cariosside nuda, di più facile utilizzazione e con rese più alte. | | La sua coltivazione è stata quasi abbandonata durante l’Età del Bronzo (4-5000 anni fa), quando l’agricoltore cominciò ad utilizzare altre specie di frumenti, in particolare con cariosside nuda, di più facile utilizzazione e con rese più alte. |
| Oggi, grazie all’impegno di Prometeo, il monococco è ritornato di nuovo ad essere coltivato nei nostri campi, all’interno di una specifica filiera di produzione, rigorosamente controllata dalla selezione del seme al prodotto finito. | | Oggi, grazie all’impegno di Prometeo, il monococco è ritornato di nuovo ad essere coltivato nei nostri campi, all’interno di una specifica filiera di produzione, rigorosamente controllata dalla selezione del seme al prodotto finito. |
− |
| |
− |
| |
− | == Chi è Monlis ==
| |
− |
| |
− | MonLis è una varietà di farro monococco, la prima iscritta al Registro Nazionale delle Varietà (nel 2006) e costituita dal CRA (Consiglio Nazionale per la Ricerca in Agricoltura).
| |
− |
| |
− | Prometeo utilizza esclusivamente MonLis per i suoi prodotti a base di farro monococco.
| |
− | Il rinnovato interesse per questa coltura è legato alla crescente sensibilità del consumatore per le caratteristiche dietetico-nutrizionali degli alimenti derivati, legate principalmente al ridotto contenuto in glutine e alla bassa tenacità dello stesso. Tali elementi comportano una migliore digeribilità del monococco rispetto ad altri cereali e quindi una maggiore tolleranza alimentare (si precisa che il monococco, come tutti i frumenti, non può essere utilizzato dai soggetti affetti da celiachia, in quanto contiene gliadine, le proteine che causano la reazione celiaca).
| |
− | Oltre alle sue eccellenti peculiarità nutrizionali, il monococco è interessante anche sotto il profilo agronomico, perché tollerante alle malattie e agli stress ambientali e adatto a condizioni colturali marginali, alto-collinari e montane. La sua rusticità, le ridotte esigenze nutrizionali e la sua ampia adattabilità ambientale lo propongono come un cereale particolarmente indicato per sistemi agricoli biologici e a basso impatto ambientale.
| |
− | Profilo agronomico del Monlis
| |
− | Varietà di farro piccolo costituita dal CRA (ex-Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura), ottenuta da selezione entro popolazioni locali di diversa origine. Varietà ad sviluppo alternativo (non necessita di accumulo di freddo per andare in spigatura, quindi non è obbligatoria la semina autunno-vernina), pianta eretta alla fine dell’accestimento, foglie e culmo molto sottili, vegetazione con forte pigmentazione a maturazione (paglia, glume e ariste bruno-nere). Taglia medio-alta, ciclo molto tardivo. Spiga di media lunghezza, molto compatta, di colore da bruno a nero a maturazione; ariste di colore simile, mediamente corte, non divaricate, che tendono a cadere a maturazione piena. Cariosside di medie dimensioni, appiattita, con poca peluria all’apice, di tessitura soft (“tenera”), indicata per farine destinate a prodotti da forno e alcuni tipi di pasta. Varietà idonea alla semina di fine inverno nelle zone di montagna e nel nord Italia; è possibile la semina autunnale nelle zone medio-basso collinari del Centro-Sud, dove il clima è più mite. Si presta al pascolamento invernale. Densità di semina consigliata: 200-250 semi germinabili per metro quadrato (corrispondenti a 90-110 kg/ha di granella vestita), adottando la semina a righe. Limitare le fertilizzazioni perché la pianta ha una forte capacità di accestimento e una elevata suscettibilità all’allettamento. Prima varietà di farro monococco iscritta al Registro Nazionale delle Varietà (2006).
| |
− |
| |
− |
| |
− | == Le proprietà di Monlis ==
| |
− |
| |
− | Le proprietà del monococco MonLis sono state ampiamente studiate dal CRA, e, in particolare, sono molto interessanti i risultati della sperimentazione condotta nell’ambito del progetto MONICA*, dal quale emerge, a confronto con una varietà di frumento tenero:
| |
− | · un contenuto proteico superiore; ·
| |
− | un più elevato contenuto di ceneri e microelementi (ferro, zinco, magnesio, fosforo, potassio ecc.);
| |
− | · una bassa presenza di acidi grassi saturi;
| |
− | · un minor contenuto in amido e una migliore digeribilità;
| |
− | · una più elevata presenza di antiossidanti e pigmenti gialli(carotenoidi, tra cui il beta-carotene, precursore della vitamina A);
| |
− | · un più alto contenuto di tocoli (vitamina E). Tali principi hanno un ruolo rilevante nelle attività funzionali della cellula e sono efficienti agenti antiossidanti.
| |
− |
| |
− |
| |
− | == Monlis in cucina ==
| |
− |
| |
− | La farina di farro monococco MonLis presenta ottime caratteristiche per dolci, pane, pizze e altri prodotti da forno. Essendo il glutine meno tenace rispetto a quello del frumento tenero, l’impasto ottenuto con farina di MonLis risulta meno elastico, più friabile e quindi più adatto alla realizzazione di paste frolle ed impasti per biscotti, pasticcini e crostate. Grazie a queste proprietà, per ottenere un buon impasto friabile servono generalmente meno grassi rispetto a quelli che si utilizzerebbero con la farina di frumento. Grazie all’alto contenuto di pigmenti carotenoidi, l’impasto presenta una spiccata colorazione gialla. Prometeo utilizza esclusivamente la macinazione a pietra naturale, procedimento che salvaguarda integralmente il germe e lo strato aleuronico (sottile strato di cellule presente subito sotto il pericarpo esterno della cariosside), entrambi importantissimi in termini nutrizionali e organolettici.
| |
| | | |
| | | |