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Pasta: differenze tra le versioni

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Il termine "pasta", secondo la normativa italiana (D.P.R. n. 187 del 09/02/2001 "Regolamento per la revisione della normativa sulla produzione e commercializzazione di sfarinati e paste alimentari, a norma dell'art. 50 della Legge 22/02/94, n. 146), è inteso come prodotto ottenuto dalla trafilazione, laminazione e conseguente esiccazione di impasti preparati con semola o semolato esclusivamente di grano duro e acqua. In tutti i casi in cui un prodotto simile deriva da semolati/sfarinati di altre specie non può essere utilizzato questo termine. Lo spirito di tale normativa è stato, in modo particolare, quello di difendere e valorizzare il prodotto "pasta" al di fuori dei confini italiani, dove la pasta viene prodotta anche con frumento tenero.  
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Con il termine "pasta", secondo la normativa italiana (D.P.R. n. 187 del 09/02/2001 "Regolamento per la revisione della normativa sulla produzione e commercializzazione di sfarinati e paste alimentari, a norma dell'art. 50 della Legge 22/02/94, n. 146), si intende il prodotto ottenuto dalla [[trafilatura|trafilazione]], laminazione e conseguente esiccazione di impasti preparati con semola o semolato esclusivamente di grano duro e acqua. In tutti i casi in cui un prodotto simile deriva da semolati/sfarinati di altre specie non può essere utilizzato questo termine. Lo spirito di tale normativa è stato, in modo particolare, quello di difendere e valorizzare il prodotto "pasta" al di fuori dei confini italiani, dove la pasta viene prodotta anche con frumento tenero.  
  
 
Tuttavia, malgrado queste precise disposizioni di legge, sul mercato sono presenti molte "paste" non ottenute dal frumento duro. [[Prometeo]], invece, per ragioni di correttezza formale e di informazione, utilizza il termine "specialità" per indicare tutti i prodotti a base di [[farro]] assimilabili alla pasta e derivati da processi di pastificazione del tutto simili a quelli del frumento duro.
 
Tuttavia, malgrado queste precise disposizioni di legge, sul mercato sono presenti molte "paste" non ottenute dal frumento duro. [[Prometeo]], invece, per ragioni di correttezza formale e di informazione, utilizza il termine "specialità" per indicare tutti i prodotti a base di [[farro]] assimilabili alla pasta e derivati da processi di pastificazione del tutto simili a quelli del frumento duro.

Versione attuale delle 16:45, 28 ott 2015

Con il termine "pasta", secondo la normativa italiana (D.P.R. n. 187 del 09/02/2001 "Regolamento per la revisione della normativa sulla produzione e commercializzazione di sfarinati e paste alimentari, a norma dell'art. 50 della Legge 22/02/94, n. 146), si intende il prodotto ottenuto dalla trafilazione, laminazione e conseguente esiccazione di impasti preparati con semola o semolato esclusivamente di grano duro e acqua. In tutti i casi in cui un prodotto simile deriva da semolati/sfarinati di altre specie non può essere utilizzato questo termine. Lo spirito di tale normativa è stato, in modo particolare, quello di difendere e valorizzare il prodotto "pasta" al di fuori dei confini italiani, dove la pasta viene prodotta anche con frumento tenero.

Tuttavia, malgrado queste precise disposizioni di legge, sul mercato sono presenti molte "paste" non ottenute dal frumento duro. Prometeo, invece, per ragioni di correttezza formale e di informazione, utilizza il termine "specialità" per indicare tutti i prodotti a base di farro assimilabili alla pasta e derivati da processi di pastificazione del tutto simili a quelli del frumento duro.